Ieri vi ho parlato di #tempo e di come spesso io mi sia ritrovata a rincorrerlo, avendo la sensazione di farmelo scivolare fra le dita.
Ciò che poi la mia #vitadamamma ha cambiato di più sono proprio i ritmi. Non credo ci sia qualcosa che non si può fare quando sei mamma, solo che ci metti più tempo per farlo… E allora l’unica soluzione è riempire di meno le giornate. Fare in modo che i pochi impegni o attività che ci metti dentro siano il numero esatto di ciò che riuscirai realmente a fare. Mi ci è voluto un po’ per capire che, per me, la spesa al mercato, le pulizie settimanali e anche la preparazione del pranzo, con Sebastiano, in una sola mattinata era troppo. Avevo bisogno di più tempo per fare tutto senza stressarmi. E quindi meno attività da inserire in una giornata.
Lo stesso errore di valutazione l’ho fatto spesso anche per la programmazione del lavoro. Accettavo impegni anche molto vicini con la paura che avrei perso clienti e opportunità se non avessi detto di sì.
Il primo punto quindi del mio #progetto2020 è selezionare ciò che realmente mi è utile e corrisponde ai miei obiettivi. Vuol dire fare tante cose in meno, ma anche poter fare meglio quelle importanti, quelle che mi piacciono e quelle che mi servono.
Un piccolo trucco che inizio ad adottare è anche scrivere nella mia agenda (io uso quella online così è sempre a portata di mano e posso impostare i promemoria sonori, voi quale usate?) anche le più piccole cose (fare la spesa? Prepararsi per una conferenza?). Non solo gli appuntamenti o le lezioni occupano del tempo, ma anche lo studio e le faccende domestiche… Tutto va conteggiato, perché altrimenti finirei per riempire di impegni di lavoro tutta la giornata, dimenticandomi anche della pausa pranzo, con la presunzione che “tanto ce la faccio”.
Ecco il mio metodo per programmare questo nuovo progetto… Voi quale metodo usate? Si accettano consigli e suggerimenti…