Una coppia… stanca!

genitori stanchi come sopravvivere all'arrivo di un figlio

Parliamoci chiaro, fare bambini non unisce la coppia. Semmai la divide. Perché anche quando va tutto bene, quando tuo figlio è il migliore del mondo, quando non avresti potuto chiedere di meglio dalla vita, le difficoltà ci sono.

Quando si diventa genitori, si è stanchi. Perché è un lavoro no-stop! Anche quando dorme la notte (e non è così scontato), le giornate sono pienissime, perché la vita continua ad andare avanti come prima, ma in più bisogna incastrare l’asilo, il parco-giochi, il corso di nuoto o quello di danza, fare la spesa e cucinare, le feste di compleanno, andare a trovare i nonni e comprare il costume per carnevale. Poi le merende, lo zainetto, controllare che i vestiti siano ancora della taglia giusta oppure comprarne di nuovi. Preparare il sacco per la nanna da portare all’asilo. Poi arrivano il raffreddore, il moccio e forse la febbre. Le visite dal pediatra, i lavaggi nasali, l’aerosol e lo sciroppo.

Anche andare in vacanza non è più facile come prima: innanzi tutto il viaggio, che deve essere ricco di fermate per la pipì, lo spuntino e la nausea. I giochi, che riempiono almeno metà del bagagliaio, e le musiche rilassanti per la nanna. Gli orari del sonnellino e quelli dello spuntino. Le pappe, i pannolini, le creme.

Potrei continuare all’infinito, ma credo che il concetto sia arrivato. E’ ESTREMAMENTE IMPEGNATIVO.

E questo è solo il lato pratico, perché poi c’è tutto il resto. Tutto quello stravolgimento emotivo interiore, i dubbi che ti assalgono e che minano le tue sicurezze. Tutte le volte che ti sei detta “quando sarò madre non farò mai così” e poi ti ritrovi a fare il contrario. E ti senti in colpa, inadeguata, imperfetta. Ti giudichi. Ma soprattutto giudichi lui. Il tuo compagno, quello con cui ad un certo punto della vostra vita, hai deciso che poteva essere il momento giusto per fare un figlio. E tutto ad un tratto la colpa è sua, che non ti sta supportando adeguatamente nelle scelte, che non si prende abbastanza responsabilità, che non è più la persona che avevi conosciuto.

Lui non ti considera abbastanza, forse non ti ama più come un tempo. E non si occupa abbastanza di vostro figlio, non si è nemmeno ricordato di comprare i pannolini! Ma possibile che devi fare sempre tutto tu?

Respira

Woooow… respira! Lo sai che cosa sta succedendo? C’è qualcuno dentro di te, una voce, che sta parlando. E’ lei che sta dicendo (o pensando) tutte queste cose. Prova a darle un nome: potrebbe essere “l’incompresa”, oppure “la mamma stanca”. Scegli il tuo.

Ecco, ora proviamo a capire come sta, come si sente, questa voce interiore: sta chiedendo aiuto?

Quando sei molto stanca e non le presti attenzione, questa voce urla più forte nella tua testa e getta scompiglio fra le tue emozioni. E probabilmente la stessa cosa, o quasi, sta succedendo anche dentro al tuo compagno. Pensa che bel dialogo ne può venir fuori!
“Devo sempre fare tutto io, non mi dai una mano in nulla!”
“Si, ma tu mi assilli costantemente e non ti va bene niente di ciò che faccio a modo mio”
L’incomprensione è assicurata, e probabilmente anche la litigata.

E allora che fare?

Non ho grandi suggerimenti magici per diminuire l’impegno organizzativo e la stanchezza fisica che essere genitori comporta (anche se credo che qualche buon consiglio ci sia, ma non è questo il mio lavoro… potrei consigliarti però questo blog, che secondo me è super!). Ciò che posso fare per te è aiutarti a portare la calma sull’altro aspetto, quello emotivo, che è la seconda ENORME componente di “sclero”.

Quando sei più riposata infatti, è molto più facile riconoscere la voce interiore che sta parlando e tranquillizzarla prima che faccia “danni”. Il primo passo è già un po’ spoilerato: riconoscere che è questa voce che sta parlando e non sei “tu” interamente. Che tu sei molto altro e che è solo la tua parte stanca e frustrata che sta prendendo il sopravvento.

Il secondo passo è accogliere questa parte, perché si sta facendo portavoce dei tuoi bisogni: ti sta dicendo “ehi, guarda che così non ce la fo più, c’ho bisogno di aiuto!” In che modo? Beh, è diverso per ciascuna di noi, prova a metterti in ascolto e scopri qual è il tuo bisogno.

Poi se vuoi, scrivilo nei commenti…

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